Il centro storico ha un'unica strada centrale verso la quale convergono 12 vicoli. Il barbacane consente un'agevole circolazione tra gli isolati e le cinta delle mura che furono edificate secondo precise norme: altezza superiore a 7 metri, spessore di circa 1 metro, in ciottoli di fiume e malta, con 3 o 4 cornici a sbalzo sormontate da merli guelfi. Dieci sono le torri, di varie forme: quadrate, rettangolari, una semicilindrica e un'altra poligonale. Sei sono posizionate agli angoli del borgo e quattro in corrispondenza dei punti cardinali: quelle situate agli estremi di Via Garibaldi fungono da torri porta.
Al centro del borgo, in un largo di Via Garibaldi, sorge il pozzo medievale che fino agli anni '30 ha fornito l'acqua potabile a tutti gli abitanti ed è diventato il simbolo di Villanova.
La parte superiore è realizzata in un unico pezzo simile a un giogo con ornamenti a forma di pigna.
La catena presenta un anello più grande sia da una parte che dall'altra per bloccare la discesa dei due secchi in bronzo di forma ovale; i ganci laterali facevano da supporto al mestolo utilizzato per attingere l'acqua dai secchi. Il parapetto in arenaria è formato da sei blocchi di forma concava uniti con legante e morsa di ferro.
Attualmente il pozzo è riparato da un coperchio ovale in ferro battuto costituito da due piastre collegate fra loro da una lastra chiodata.
Chiesa di S. Stefano
La costruzione della chiesa risale al XII secolo. Il nucleo più antico è romanico, l'ampliamento è del secolo XV, altri interventi sono stati eseguiti nel 1670. Il campanile è ornato di bifore, quasi tutte originarie.
L'interno è a tre navate senza transetto: quella centrale è coperta da una volta a botte, le laterali presentano volte a crociera.
I frammenti di affreschi del 1400 rappresentano scene della Passione: l'Ecce Homo, la Salita al Calvario e la Crocifissione.
L'organo costruito da Eugenio Riboldi alla fine del '700 era prima collocato nella basilica di S. Ambrogio a Milano.
S. Maria del Soccorso detta "La Rotonda" La struttura della Chiesa è semplice e la parte cilindrica è interrotta solo dalla porta d'ingresso e da alcune monofore; nella fascia superiore si nota una cornice ad archetti irregolari in laterizio. Il campanile è quadrato e cuspidato. All'interno le nicchie suggeriscono il simbolismo del Salvatore e degli Apostoli ed una lapide reca la data di costruzione (1520).
Nostra Signora delle Grazie Il Santuario presenta un impianto barocco a forma ellittica con portico antistante. Sul lato destro si eleva il campanile a bulbo e pinnacoli. All'interno, sull'antico pilone, si nota un affresco con al centro la Vergine, il Bambino e ai lati S. Rocco e S. Sebastiano. La statua lignea della Madonna delle Grazie fu eseguita nel 1804 dallo scultore genovese Barabino.
S. Caterina.
La Chiesa di Santa Caterina è situata al centro del borgo. L'interno è ad unica navata; sulla volta si può notare l'affresco di Santa Caterina, con la data del 1632. Pregevoli le pale d'altare; le statue lignee, il fonte battesimale seicentesco e le pale dell'altare: SS. Trinità nell'atto di incoronare la Madonna fra S. Antonio da Padova e S. Bernardo Abate, Madonna Regina, Angelo Custode e Santi, Madonna Incoronata e Santi - sec. XVII; Madonna del Carmine - sec. XVIII.
Oratorio di S. Giovanni Battista. L'Oratorio è la sede dell'omonima Confraternita. Gli scanni dei confratelli e del priore sono collocati presso il nuovo altare. Durante i recenti restauri sono stati rinvenuti dei pregevoli affreschi: una teoria di Santi con al centro la Vergine ed il Bambino del sec. XIV e la Storia della PAssione da collocarsi tra la fine del sec. XV e gli inizi del XVI. Fra le Statue la più importante è quella di Cristo Morto che è stata scolpita da Giovan Battista Drago (1834). Nell'oratorio vengono custoditi i Crocifissi processionali.
Da visitare inoltre: la Chiesetta di S. Marco a Coasco, fra gli ulivi; la Chiesa di N. S. dell'Assunta nel suggestivo borgo di Bossoleto; S. Marta nell'omonimo paesino e , nel cuore di Ligo, S. Bernardo e l'Oratorio della Confraternita di S. Giovanni Battista.